SCIACCA. Il sequestro delle aree interne ed esterne di una struttura olearia, il blocco dell’intero ciclo produttivo con l’apposizione di sigilli sul pannello di controllo della macchina separatrice.
È stato operato dai militari del Circomare che hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Sciacca il legale rappresentante di una struttura di Sciacca che opera nel settore oleario, S.G., di 50 anni, per reati ambientali. Il servizio svolto dal Circomare, che ha impiegato uomini che operano presso il comando del piazzale Marinai d’Italia e personale di polizia giudiziaria in servizio alla Procura della Repubblica, si è avvalso della collaborazione dell’Arpa Sicilia di Agrigento.
La Procura della Repubblica ha disposto il sequestro perché dai rilievi effettuati all’interno dell’area della struttura, ove sono stati utilizzati traccianti chimici, sarebbe emersa la presenza di uno scarico non autorizzato che immetteva, a ciclo continuo, reflui provenienti dal ciclo di lavorazione delle olive e percolato proveniente dai piazzali interni direttamente sul letto del torrente Cansalamone. Il Circomare sta effettuando controlli che riguardano anche altri torrenti di Sciacca, come il Foce di Mezzo e il San Marco con riferimento ad altre aziende. L’attività è coordinata dal comandante, tenente di vascello Salvatore Calandrino.
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