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Migranti, il cardinale Montenegro: "Facciamo concorrenza alle stragi degli innocenti"

AGRIGENTO. «La morte di 700 bambini in mare nell' ultimo anno fa pensare alla »strage degli innocenti. Quando  leggiamo le pagine del Vangelo restiamo interdetti su come Erode  abbia potuto fare una cosa simile ma "oggi ci accorgiamo che  gli stiamo facendo concorrenza". Lo ha detto l'arcivescovo di  Agrigento e presidente della Caritas, il card. Francesco  Montenegro, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di  Tv2000, sottolineando che è “una strage che dovrebbe farci  riflettere. Sono migliaia i morti che continuiamo a contare  senza reagire”.

“La morte di 700 minori - ha proseguito il card. Montenegro -  non ci fa pensare, ma se dovessero scomparire 700 bambinelli dai  nostri presepi questo diventerebbe motivo d'indagine. Gesù è  presente nei fratelli più piccoli: dovremmo essere capaci di  riconoscere Gesù in questi bambini che muoiono nel mare se  vogliamo fare il presepe”.

Il card. Montenegro ha inoltre commentato le insufficienti  misure, politiche ed economiche, adottate dall'Europa sulla  questione dei migranti contrapposte a quelle dei finanziamenti  per gli interventi armati: “Fino a quando il Dio profitto resta  il grande Dio continueranno a fare queste scelte. Ma sappiamo  che sono scelte sbagliate. C'è la necessità di rimettere l'uomo  al centro. L'attenzione all'uomo deve diventare un impegno per  tutti, dalla politica all'economia. Il Papa ha detto che la  misericordia e la solidarietà sono i binari in cui il treno  della vita deve camminare«.     »Sono tante le cose che si devono rivedere, - ha concluso il  card. Montenegro - con gli hotspot si rischia di creare altri  clandestini e poveri in giro per le strade. È necessaria dunque  una riflessione da parte di chi amministra la cosa pubblica”.

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