CANICATTI'. Continua il " duello" a distanza tra il Comune di Canicattì e la Dedalo Ambiente. A mettere pace tra i due enti, al centro di un contenzioso che si trascina ormai da mesi, non è servita neppure l'azione ispettiva dei commissari inviati dalla Regione proprio per fare chiarezza sulle questioni che hanno tenuto in bilico i rapporti tra l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo Corbo, e la società in liquidazione che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in alcuni comuni dell'ex Ato Ag3.
Controllo degli ispettori che si è concluso con la piena " assoluzione" del Comune di Canicattì, riconosciuto assolutamente in regola con i pagamenti nei confronti della Dedalo Ambiente. A mettere benzina sul fuoco, però, nei giorni scorsi ci ha pensato il commissario straordinario della Dedalo Ambiente, Salvatore Gueli, il quale ha additato il Comune di Canicattì come responsabile del mancato arrivo di un finanziamento di oltre 5 milioni di euro, riconosciuto negli anni scorsi dalla Regione a tutti i Comuni facenti parte della Dedalo Ambiente. Nei mesi scorsi, alla luce della messa in liquidazione della Dedalo Ambiente e per evitare di perdere la possibilità di incassare il finanziamento, i Comuni facenti parte della Dedalo avevano costituito un'associazione temporanea di scopo proprio per provvedere ad effettuare tutti gli adempimenti necessari per completare in maniera positiva l'iter. I progetti finanziati dalla Regione riguardano il potenziamento del parco mezzi in uso nei cantieri del servizio di igiene ambientale dei Comuni dell'ex Ato Ag3 e la promozione e la diffusione nelle scuole della raccolta differenziata " L
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