SCIACCA. E’ atteso la prossima settimana l’arrivo di un emodinamista al Giovanni Paolo II di Sciacca, ma nel reparto di Cardiologia la situazione resta particolarmente critica. Sono soltanto sette i cardiologi in servizio e di questi quattro effettuano il turno di notte. Gli altri, per ragioni di salute, non possono svolgere il servizio di notte. In pratica, quattro cardiologi, a causa della mancanza di tre unità, effettuano un servizio di notte ogni tre giorni. Ieri il sindaco, Fabrizio Di Paola, e l’assessore alla Sanità, Gaetano Cognata, a proposto dell’Emodinamica, hanno inviato una lettera al direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra. “Si deve fare il possibile – scrivono - per ripristinare, nel giro di pochissimi giorni, la piena efficienza e funzionalità, ristabilendo una corretta, adeguata e ragionevole composizione. E a restituire, così, la serenità ai medici in servizio e a quanti usufruiscono di un servizio fondamentale per la vita”. L’attuale situazione, spiegano, “rischia di complicare, se non addirittura paralizzare, l’operatività di uno tra i reparti più importanti dell’ospedale di Sciacca. Nonostante le rassicurazioni ricevute in più occasioni, infatti, - aggiungono il sindaco Di Paola e l’assessore Cognata – rileviamo che a tutt’oggi non abbiamo notizie della nomina del terzo medico nell’unità operativa. Abbiamo colto il grido d’allarme proveniente dai medici in servizio, sottoposti, per il carico di lavoro, a uno stress psicofisico intollerabile. E cogliamo la preoccupazione dei cittadini, delle associazioni, dei comitati civici che hanno deciso di occuparsi dei problemi della sanità al fine di tenere sempre alta l’attenzione sulla qualità dei servizi offerti dalle strutture operanti in città”.