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Caltabellotta, uccise dei cuccioli: condannato

CALTABELLOTTA. Condannato per avere ucciso alcuni cuccioli di cane con una particolare crudeltà, afferrandoli per una zampa e sbattendoli violentemente contro un grosso sasso. Una vicenda che ha dell'incredibile quella che ha portato alla condanna, a 2 anni e 3 mesi di reclusione, da parte del giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, di Gaetano Di Girolamo, di 36 anni, di Caltabellotta.

Le accuse a suo carico sono venute fuori in sede di separazione giudiziale con la moglie. E' in quella vicenda che sarebbe emersa questa condotta da parte di Di Girolamo. Un episodio che il giovane di Caltabellotta ha sempre negato e questa è stata anche la linea difensiva del suo avvocato, Giuseppe Randazzo, fino alla discussione in udienza poi svolta da un altro legale, Giuseppe Scorsone.

Questi fatti non sono mai accaduti secondo la difesa di Di Girolamo che aveva chiesto l'assoluzione del caltabellottese che, invece, per l'accusa andava condannato. All'imputato veniva contestato l'articolo 544 del codice penale, il maltrattamento di animali. Un capo d'imputazione particolarmente pesante quello a carico del giovane secondo il quale Di Girolamo, per particolare crudeltà o comunque senza alcuna apprezzabile ragione, cagionava la morte di alcuni cuccioli di cane con modalità assai cruente, ossia afferrandoli per una zampa e sbattendoli violentemente per la testa contro una grossa pietra. I fatti contestati a Di Girolamo, per i quali si è celebrato il processo, si riferiscono al 2009.

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