LAMPEDUSA. Alba di fuoco, quella di ieri, sulla più grande delle isole Pelagie. Quattro utilitarie sistemate nel piazzale antistante l’autonoleggio di via Eleonora Duse, una traversa della più conosciuta via Bonfiglio, sono state incenerite da un grosso rogo. Dovrebbe trattarsi di tre Fiat Panda e una Fiat Punto. Il condizionale, ieri mattina, appariva però ancora d’obbligo visto che le alte fiamme hanno praticamente inghiottito tutto, lasciando soltanto delle lamiere contorte, quasi irriconoscibili.
«Sono atti criminali e barbari che mettono sotto scacco la comunità - ha commentato, nella tarda mattinata di ieri, il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini - con il danno o incutendo la paura del danno. Gli incendi dolosi si susseguono con frequenza inquietante per una realtà così piccola - spiega il capo dell’amministrazione delle Pelagie - . Il vile atto incendiario di stanotte (ieri ndr.) ha messo in pericolo tutto il quartiere. Proprio per questo ho avuto rassicurazioni che sarà sempre più alta l’attenzione delle forze di polizia e sempre più incisiva l’azione di repressione». Il sindaco Giusi Nicolini, ieri, ha anche sentito il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede.
«Faccio appello alla stragrande maggioranza sana ed onesta della comunità - ha lanciato un accorato appello Giusi Nicolini - a dare la massima collaborazione alle indagini per consegnare gli autori alla giustizia».
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