AGRIGENTO. Contravvenzioni al tergicristallo. Il Comune di Agrigento si affida ad Equitalia per cercare di recuperare i 449.305 euro delle circa 8 mila sanzioni amministrative elevate nel 2013 e non pagate dagli automobilisti. È scattato così il recupero coattivo delle sanzioni amministrative - per il mancato rispetto delle normative del codice della strada - elevate e collocate, la "classica" contravvenzione, al tergicristallo. Sanzioni che gli agrigentini multati non hanno ancora pagato. La riscossione coattiva, nello specifico, riguarda ben 311.263,28 euro di sanzioni; 108.345,52 euro di maggiorazioni e 29.696,22 euro per le spese di raccomandate. Questa è però soltanto la seconda tranche perché all'inizio dello scorso maggio, sempre per le contravvenzioni al tergicristallo non pagate nel 2013, il Comune, dopo l'iscrizione al ruolo, avviava la riscossione coatta - sempre attraverso Equitalia - di 133.555,57 euro. «Prevalentemente si tratta di contravvenzioni per divieti di sosta, ma ci sono anche altre tipologie di violazioni - ha spiegato ieri il comandante della polizia municipale Cosimo Antonica - . Ci sono naturalmente le quote incassate e questa è la percentuale di quelli che non hanno pagato e per i quali è partita la riscossione coattiva. Purtroppo c'è una percentuale forte, ampia, di coloro che non pagano».