AGRIGENTO. Vede le forze dell'ordine, sa quello che ha in tasca e terrorizzata, temendo di essere "pizzicata" e forse anche denunciata, prende la bustina piena di cocaina e la ingerisce. Poi si sente male e finisce al pronto soccorso dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca. Poco dopo, viene trasferita al "San Giovanni di Dio" di Agrigento dove i medici, con una gastroscopia, ci mettono poco ad individuare lo "strano" oggetto che aveva nell'intestino. Una bustina, contenente tre grammi di cocaina, che i sanitari riescono ad estrarre, senza farle correre alcun pericolo. Avrebbe rischiato una intossicazione da stupefacente, se solo quella bustina si fosse aperta. Avrebbe rischiato grosso. Protagonista dell'allarmante episodio è stata una ventunenne di Sciacca.
Dall'ospedale di contrada Consolida, nella città dei Templi, l'allarmante episodio viene subito diramato al posto di polizia e dunque all'ufficio "Volanti". Gli agenti, coordinati dal commissario capo Tommaso Amato, ricostruiti tutti i fatti, hanno segnalato la ventunenne saccense alla Prefettura di Agrigento quale assuntore abituale di sostanze stupefacenti. E' quasi scontato che la polizia di Stato, dopo la segnalazione formale in Prefettura, cerchi, adesso, di fare luce sul percorso seguito da quella bustina, ossia cerchi di capire quale pusher abbia "rifornito" la ragazza.
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