AGRIGENTO. Shopping con carte di credito clonate in mezza Sicilia: un'imputata ha patteggiato la pena definendo la propria posizione processuale, altri otto sono stati rinviati a giudizio. Il primo pronunciamento sulla vicenda è arrivato ieri mattina con la conclusione dell'udienza preliminare che si è celebrata davanti al giudice Alfonso Malato. Maria Gattuso, 56 anni, di Agrigento, tramite il proprio difensore Salvatore Cusumano ha chiesto l'applicazione della pena di un anno di reclusione ottenendo il consenso del pubblico ministero Alessandro Macaluso. Il giudice ha ratificato l'accordo e contestualmente ha disposto il rinvio a giudizio per gli altri otto imputati. Il personaggio chiave dell'inchiesta, la mente della presunta organizzazione, è ritenuto Elio Magrì, 50 anni di Castrofilippo, finito il 10 febbraio dell'anno scorso agli arresti domiciliari. Altri tre indagati erano stati raggiunti da un'ordinanza di obbligo di dimora. Fra questi Fabio Caruselli, 66 anni, avvocato di Palma di Montechiaro, destinatario di un provvedimento, poi annullato dal tribunale del riesame, che gli imponeva di non abbandonare il proprio comune di residenza e restare a casa negli orari serali.