FAVARA. Ieri, alle cerimonie del due novembre, si è ripetuto il protocollo che vuole il sindaco Rosario Manganella, con tanto di fascia tricolore, e gli assessori deporre una corona di fiori alla tomba del milite ignoto. Ma quest'anno la giunta non si è presentata al completo mancando l'assessore Zarbo "licenziato" lo scorso 17 ottobre e ancora non sostituito. "Nel corso della corrente settimana - dice il primo cittadino - provvederò ad integrare l'esecutivo". Nomi non ne fa ma assicura che il nuovo assessore sarà nominato dopo avere sentito i consiglieri di maggioranza. "Mancano circa sei mesi alle elezioni amministrative in programma nella prossima primavera - aggiunge Manganella - e dobbiamo tutti, minoranza compresa, dare un nuovo impulso all'azione amministrativa per consegnare a chi verrà un Comune con meno problematiche figlie dei notevoli tagli subiti da Stato centrale e Regione, tagli che mettono a rischio la prosecuzione dei servizi essenziali". La revoca della delega assessoriale a Zarbo ha lasciato delle ferite ancora non rimarginate tanto che un gruppo di consiglieri comunali ha chiesto la convocazione di una seduta consiliare per discutere sul nuovo appalto della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani sui cui costi si è consumata la rottura tra il capo dell'amministrazione e l'assessore sfiduciato. Ma oltre a ricomporre la giunta, nella settimana in corso si dovranno definire gli ultimi dettagli del bilancio di previsione 2015 che, per legge, si sarebbe dovuto approvare entro lo scorso 30 settembre.