AGRIGENTO. Hanno cercato - prima urlando, schierandosi davanti la ruspa e minacciando l'operaio e poi sedendosi davanti al cancello di ingresso - di impedire i lavori di demolizione della villetta abusiva di contrada Maddalusa. Era il 7 settembre scorso. Ieri, un mese e mezzo dopo, la polizia di Stato ha denunciato alla Procura della Repubblica sei agrigentini. A loro carico, a vario titolo, sono stati ipotizzati i reati di istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, minaccia, ingiuria, violenza o minaccia a pubblico ufficiale. Non soltanto, dunque, chi ha commesso gli abusi edilizi è costretto a "pagare", assistendo alla demolizione del proprio manufatto, ma anche chi cerca di rallentare o addirittura impedire il rispetto delle sentenze e dunque il ripristino della legalità. I reati vanno perseguiti. Siano essi abusi edilizi o minacce, ingiurie, oltraggi a pubblico ufficiale, fino ad arrivare alla più grave istigazione a delinquere. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE