AGRIGENTO. Tredici netturbini, dallo scorso 26 agosto, e cioè da 48 giorni, dopo essere stati esclusi dal nuovo bando di gara sono incatenati per protesta davanti all'ingresso del municipio di Agrigento e non intendono desistere. «Il consiglio comunale, con proprio atto di indirizzo, ha chiesto che le clausole sul mantenimento dei livelli occupazionali venissero inserite nel contratto che è stato stipulato tra il Comune e l'Ati Iseda, Sea, Seap - scrivono le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil -. Dalla stipula di questo contratto sono passati 13 giorni senza il rientro dei licenziamenti. Chiediamo a giunta e Consiglio cosa abbiano posto in essere per fare rispettare quanto previsto dal capitolato d'appalto e dal contratto, cioè il pieno rispetto dei livelli occupazionali. Non permetteremo che i responsabili del licenziamento di tanti padri di famiglia si lavino le mani, condannando i lavoratori alla disperazione».