LICATA. Le trombe d’aria di sabato mattina hanno devastato oltre 200 ettari di colture nei territori di Licata, Campobello di Licata, Canicattì e Naro. Ad annunciarlo è la Confagricoltori, che ha scritto alle principali autorità provinciali, facendo una prima stima dei danni. “In seguito agli eventi atmosferici di carattere eccezionale forti piogge, esondazioni fiumi, venti forti ed eccezionalmente formazione di una tromba d’aria, hanno causato danni alle strutture delle aziende agricole in diversi Comuni – scrive Confagricoltura - della nostra provincia.
In particolare si segnalano diversi danni alle aziende nostre associate nei comuni di Agrigento, fascia costiera che và da contrada Drasi/Misita, passando da Licata, Campobello di Licata, Canicatti e Naro. In particolare, alberi da frutto, vigneti da mosto e tavola con frutto pendente, le cui piante sono state totalmente abbattute dalla furia dell’acqua, e del forte vento, con conseguente abbattimento totale degli impianti di irrigazione sopra terra, e tendone e rete antigrandine con i relativi supporti-pali”. Secondo Rosario Marchese Ragona, presidente di Confagricoltura, “inoltre il prodotto alla pianta risulta tutto compromesso, in quanto non è possibile intervenire per la raccolta, visto l’abbattimento della struttura dell’impianto. Stiamo parlando di svariate superfici che da un primo calcolo sommerebbero a circa 200 ettari, aggiungendo inoltre altre superfici che risultano oggetto di verifica ed in particolare le strutture adibite a serra/tunnel con i relativi impianti fotovoltaici completamente andati distrutti. Ed anche – aggiunge Confagricoltura - capannoni e magazzini le cui coperture sono state anch’esse distrutte”. L’organizzazione di categoria ha concluso la nota annunciando che “risultano oggetto degli eventi calamitosi pure aziende che si affrettavano a chiudere i lavori in corso misure Psr, che ad oggi non sappiamo come potranno osservare le scadenze”.
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