AGRIGENTO. Punto e a capo. Si ricomincia con manifestazioni e proteste. Sembra tornare indietro negli anni sulla discarica di contrada Matarana tra Siculiana e Montallegro, anche se adesso da queste parti si respira un'aria diversa. Se non altro perché quella che prima era una discarica circondariale pubblica, che sarebbe dovuta servire per tre piccoli comuni, adesso è il più grande centro di raccolta privato della Sicilia. Dopo i quasi due milioni di metri cubi di rifiuti ammassati negli anni nelle vasche VE - V1 - V2 - V3, altri tre milioni metri cubi la vasca V4 della maxi discarica del gruppo che fa capo all'imprenditore Giuseppe Catanzaro, vicepresidente di Confindustria Sicilia. «A tutto c'è un limite! La discarica di Siculiana non può essere la soluzione al problema dei rifiuti dell'intero territorio regionale siciliano», ha scritto ieri in una nota il sindaco di Siculiana Leonardo Lauricella. «Il nostro territorio - ha aggiunto - non può e non deve sacrificato sull'altare della incapacità degli organi istituzionali regionali, responsabili di non aver saputo dotare la Regione di un funzionale programma di discariche controllate o strutture alternative. L'irresponsabilità regna sovrana, l'emergenza é diventata la normalità, aggravata dal fatto che la raccolta differenziata registra percentuali sotto il 10%. Per la discarica di Matarana s'impone come prioritario ed immediato il ripristino del limite di 800 tonnellate al giorno».