AGRIGENTO. «Sviluppo economico e riordino del tessuto urbano della città». È uno degli obiettivi programmatici dell'amministrazione comunale. Un obiettivo "che prevede la mobilità del sindaco in frazioni e quartieri per affrontare problematiche caratterizzate anche da tensioni sociali". Un percorso, in proiezione decisamente complicato, quello intrapreso da Calogero Firetto, che lo ha portato ad avere, già da qualche giorno, una scorta composta da tre agenti della polizia municipale. Scorta che il precedente sindaco della città, Marco Zambuto, non aveva.
Non ci sarebbero stati episodi spiacevoli o inquietanti. Né tanto meno il servizio di scorta è stato deciso, come spesso avviene invece, dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che ha sede in prefettura. Lo scorso 25 settembre ad assegnare l'obiettivo strategico del "miglioramento del servizio di autista e di scorta del sindaco" - "obiettivo strumentale per consentire una continua e dovuta assistenza anche dopo il normale orario di lavoro che a volte ricade in orari e giorni festivi" - è stato lo stesso Calogero Firetto. Il dirigente del primo settore "Affari generali ed istituzionali", Filippa Inglima Modica, ha, dunque, proposto l'approvazione del progetto. La giunta comunale - tutti presenti i sei assessori - nell'ultima seduta ha fatto scattare il semaforo verde, approvando il progetto obiettivo ed autorizzando l'avvio immediato per il periodo ottobre-dicembre. La delibera dell'esecutivo recita: «Provvedimento immediatamente eseguibile, stante la necessità e l'urgenza di procedere all'avvio del progetto».
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