LICATA. Inizieranno oggi, al palazzo di giustizia di Agrigento, gli interrogatori degli indagati per l’omicidio di Angelo Truisi, il fabbro licatese di 22 anni scomparso il 2 gennaio scorso e ritrovato cadavere il successivo 21 sul terrazzo di una villa abbandonata in contrada Nicolizia, a due passi dal mare. Davanti al gip Francesco Provenzano ed al pm Matteo Cinque saranno condotti due dei tre indagati. Si tratta di Diego Catania di 22 anni e di Angelo Cannizzaro di 20 anni. L’interrogatorio di garanzia del terzo indagato, Salvatore Gueli di 40 anni, avverrà più avanti. L’uomo, infatti, è stato arrestato a Colonia e l’autorità giudiziaria italiana chiederà l’estradizione del licatese in Italia. L’interrogatorio di garanzia, dunque, avrà luogo non appena Salvatore Gueli sarà tornato in patria. Cannizzaro e Catania, assistiti dai rispettivi avvocati, davanti al gip del Tribunale di Agrigento decideranno se rispondere, o meno, alle domande che saranno fatte loro. Catania, Cannizzaro e Gueli sono accusati di avere ucciso Angelo Truisi, pestandolo a sangue e poi esplodendogli contro un colpo di fucile calibro 12, da distanza ravvicinata. Ma devono rispondere anche di avere bruciato il cadavere del ragazzo assassinato. I due giovani arrestati a Licata sono rinchiusi nel carcere di contrada Petrusa, mentre Gueli si trova in quello di Colonia, in Germania.