AGRIGENTO. Il tumore al seno negli ultimi sei anni, in provincia di Agrigento, ha avuto un incremento di quasi il 30 per cento in linea con la media nazionale. Lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, parla di “… problema non solo sanitario ma soprattutto sociale che deve essere affrontato nella sua globalità”. Ne parliamo con i chirurghi senologi Carmela Di Caro e Pasqualino Borsellino, medici volontari della Lega italiana per la lotta contro il cancro della provincia di Agrigento. Borsellino chiarisce i termini del problema: “Il tumore della mammella o malattia del benessere, continua ad essere il big killer n.1 del genere femminile. Infatti se andiamo ad analizzare l’insorgere di questa grave patologia osserviamo che negli Usa si registrano più casi che in Europa. In Italia abbiamo più casi al nord che nelle regioni del sud. In questi ultimi anni l’età delle donne colpite dal tumore della mammella si è abbassato di molto. Siamo passati dall’insorgenza in donne che avevano superato i 40-50 anni alle fasce giovanili che prima era molto raro l’insorgenza del cancro della mammella”. In questi mesi del 2015, continua Pasqualino Borsellino “sono stati diagnosticati 59 casi di tumore al seno, ma sicuramente sono molti di più in quanto non abbiamo notizie di quelli sospetti e che la diagnosi viene conclusa in altri centri. La Lilt agrigentina da anni è impegnata in questa azione di prevenzione avviando rapporti diretti con le scuole e sviluppando cicli di conferenze per far comprendere l’importanza della prevenzione”.