FAVARA. Si sgrana il rosario delle morti provocate da incidenti stradali. A 24 ore dal decesso del rumeno Ion Litu, avvenuto giovedì scorso a seguito dello scontro frontale tra una Fiat Punto, su cui viaggiava, e un furgone Iveco sulla provinciale che da Aragona Caldare porta a Favara, ieri mattina ha cessato di battere il cuore di Mario Cacicia, agrigentino di 53 anni, che il 16 settembre, su un’altra strada provinciale, la numero 3, che dalla rotonda del Villaggio Mosé conduce a Favara, è andato a sbattere contro una Fiat Bravo condotta da un favarese di 46 anni.
L’uomo era alla guida di una Honda Silver Wing di 500 cc portando come passeggero la moglie più giovane di 6 anni. I primi soccorritori si sono resi subito conto della gravità delle condizioni della coppia tant’è che quando è arrivata all’ospedale “San Giovanni di Dio” i medici si sono riservati la prognosi.
La donna in serata ha poi proseguito in elisoccorso per il “Cannizzaro” di Catania, struttura sanitaria più attrezzata per particolari interventi, dove ancora oggi è in degenza.
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