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Aumento del canone, sentenza dà ragione a «Girgenti Acque»

Un utente aveva contestato un incremento retroattivo della tariffa. La sentenza: «Corretta la procedura eseguita»

AGRIGENTO. Ribaltata in appello una sentenza che aveva condannato la Girgenti Acque, dichiarando l’illegittimità degli aumenti tariffari applicati retroattivamente. Una tariffa lievitata, per una famiglia, di circa 500 euro per un semestre. Una vicenda che interessa gli utenti di tutti i Comuni nei quali la Girgenti gestisce il servizio idrico. Il giudice Filippo Lo Presti, del Tribunale di Sciacca, ha accolto l’appello presentato dal gestore idrico.

La vicenda trae origine dall’azione giudiziaria di un utente, che, nel novembre 2012, si è visto recapitare una fattura con la quale il gestore idrico applicava sui consumi registrati fin dal gennaio 2012 un aumento retroattivo delle nuove tariffe, approvate con delibera del commissario ad acta datata 20 giungo 2012. In conseguenza di ciò, ritenendo illegittima la pretesa applicazione retroattiva fin dal gennaio 2012 delle nuove tariffe idriche, l’utente contestava la fattura e rivolgeva alla Girgenti Acque istanza di revisione, chiedendo l’annullamento degli aumenti. Non ricevendo alcuna risposta, intervenuta la scadenza della fattura, procedeva al pagamento di quanto richiesto dal gestore idrico, per scongiurare il distacco dell’utenza, ma promuoveva azione giudiziaria innanzi al giudice di pace di Sciacca.

 

 

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