AGRIGENTO. Assoluzione perché il fatto non sussiste: per il giudice monocratico Maria Alessandra Tedde il ginecologo Giovanbattista Mollura, 55 anni, in servizio all’ospedale San Giovanni di Dio, non ha avuto alcuna responsabilità nella vicenda che portò all’aborto di una donna al nono mese di gravidanza. Mollura, che è stato difeso dall’avvocato Arnaldo Faro, era stato rinviato a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare Valerio D'Andria al termine di un’indagine molto complessa. La vicenda giudiziaria scaturisce dalla denuncia di una coppia di trentenni agrigentini. Il padre si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante. Parallelamente la madre ha, invece, avviato un’azione civile. Il medico era accusato di avere provocato colposamente un’interruzione di gravidanza. La vicenda risale al 6 gennaio del 2009. Una donna, al nono mese di gestazione, si era presentata in ospedale lamentando la circostanza che non sentiva muovere il bambino. Mollura, di turno quel giorno in reparto, non avrebbe notato sintomi meritevoli di un approfondimento e invitò la donna a tornare a casa dopo averla visitata. L’indomani, invece, il piccolo sarebbe morto ancora prima di venire al mondo.