CANICATTI'. Non è stato raggiunto alcun accordo bonario tra i lavoratori del cantiere canicattinese impegnati nel servizio di igiene ambientale e la gestione commissariale della Dedalo Ambiente per quanto riguarda la vicenda delle spettanze non retribuite agli stessi operai e relative al mese di settembre del 2014. Dopo un tira e molla durato parecchi mesi, il passaggio di consegne tra il vecchio commissario straordinario Francesco Mannone e l'attuale Salvatore Gueli e la fiducia più volte espressa dai lavoratori in merito alla possibile soluzione "pacifica" della vertenza, il nodo si è spezzato. Infatti trascorsa la data dell'undici settembre, termine ultimo che era stato dato dal legale che rappresenta gli interessi dei 57 lavoratori del cantiere canicattinese al commissario straordinario Gueli per trovare un punto di incontro tra le legittime richieste degli operai e le pretese della Dedalo Ambiente che si oppone al pagamento del saldo della mensilità contesa perché creditrice nei confronti del comune di Canicattì, i lavoratori hanno deciso di passare alle azioni forti. Come preannunciato da tempo sono stati presentati al Tribunale di Agrigento i 57 decreti ingiuntivi attraverso i quali gli operai hanno richiesto il recupero dei crediti vantati per il mancato saldo della mensilità di settembre 2014, che è stata versata soltanto in parte della Dedalo Ambiente.
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