RIBERA. È tornato ai domiciliari il riberese Gianfranco Termine, di 26 anni, che ad aprile dello scorso anno è stato condannato, con il rito abbreviato, dal Gup del tribunale di Sciacca, a 7 anni e 6 mesi di reclusione per il tentato omicidio dell’ex fidanzata e porto abusivo di coltello. L’11 gennaio del 2013 ha accoltellato la giovane nei viali del cimitero di Ribera. Termine è rimasto circa un anno in carcere e poi ai domiciliari. Cinque mesi fa, un anno dopo la sentenza di primo grado, il giudice Luisa Intini lo ha rimesso in libertà con l’obbligo di rimanere nel territorio, rientrare a casa prima delle 20 e non uscire se non dopo le 7 del mattino. Il sostituto Alessandro Moffa ha impugnato questo provvedimento dinanzi al tribunale del Riesame di Palermo che lo ha annullato. La difesa di Termine, rappresentata dall’avvocato Serafino Mazzotta, ha presentato ricorso per Cassazione, ma i giudici della Suprema corte hanno confermato adesso la decisione del Riesame. E così il giovane è tornato ai domiciliari con provvedimento notificato dai carabinieri. Tutto questo in attesa che venga fissato il processo d’appello a carico di Termine.