AGRIGENTO. Non sarà come le altre. Le ruspe, oggi, dovranno intervenire in contrada Maddalusa per abbattere una villetta "abusiva" dove abita la famiglia Piraneo, un nucleo familiare composto da 5 persone. E già sale la tensione. All'uscio, i carabinieri e la ditta incaricata di eseguire l'abbattimento, troveranno l'avvocato Giuseppe Arnone, lo stesso ambientalista che ha sempre combattuto l'abusivismo ma che stavolta si pone a "difesa" di chi ha costruito in maniera abusiva (secondo il responso di una sentenza divenuta definitiva). Ma Arnone sostiene di "Aver già studiato le carte insieme alla collega Daniela Principato, e di aver inviato una nota al procuratore generale presso la Corte d'Appello, Roberto Scarpinato perché ritengo che ricorrano delle violazioni. Prima di procedere - scrive l'avvocato Arnone in una nota - gli incaricati della demolizione dovranno mostrare i provvedimenti esecutivi emessi dagli organi competenti, mediante i quali sono state prescelte le costruzioni da demolirsi. Ho analizzato - aggiunge Arnone - gli atti relativi ad altre due demolizioni programmate per le prossime settimane, ed aver verificato la totale estraneità delle procedure adottate ai Codici di Procedura Penale e degli Enti Locali, e quindi la illegalità dei provvedimenti fin qui emessi dalla Procura di Agrigento e dal Comune, per cui ho accettato l'incarico in ordine a tali eventi, conferito dalla famiglia Piraneo".