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Inquinamento ambientale, fornace abusiva sequestrata a Canicattì

L'indagine degli investigatori del Nucleo operativo della compagnia di Canicattì è partita dopo le segnalazioni di diversi cittadini che lamentavano un'aria irrespirabile

CANICATTÌ. Una fornace abusiva per la fabbricazione di materiale per l'edilizia è stata sequestrata dai carabinieri alla periferia di Canicattì, per inquinamento ambientale. L'indagine degli investigatori del Nucleo operativo della compagnia di Canicattì è partita dopo le segnalazioni di diversi cittadini che lamentavano un'aria irrespirabile.

Osservazioni protratte nel tempo hanno portato i militari ad individuare nella fornace, risultata abusiva, la causa  dell'inquinamento ambientale segnalata alla Procura di Agrigento. La struttura è stata sequestrata nell'attesa di ulteriori accertamenti.

E' stato ripristinato, invece, a Palma di Montechiaro, il depuratore cittadino di contrada Cappello. Poco più di un mese fa, come si ricorderà, su segnalazione del sindaco Pasquale Amato, i carabinieri della stazione cittadina erano intervenuti nel sito ed avevano posto sotto sequestro l’impianto. Ai titolari della società che lo gestisce, in quell’occasione era stato contestato il fatto che il depuratore non operava a pieno regime e ciò provocava il rischio di inquinamento.

I carabinieri, che hanno operato con il coordinamento del capitano Marco Currao che guida la compagnia dell’Arma di Licata, hanno avviato tutta una serie di accertamenti, utili a verificare il corretto funzionamento dell’impianto di contrada Cappello. Ed il depuratore, in occasione del sequestro, venne affidato in custodia al capo dell’Ufficio Tecnico del Comune.

Il primo cittadino di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, ha annunciato che «è stata fatta una disposizione scritta, indirizzata all’Ufficio Tecnico del Comune, per disporre che siano messe in condizione di funzionare tutte le pompe e i motori di riserva dell'impianto di depurazione e delle stazioni di sollevamento. Adesso, visto che il depuratore funziona, dobbiamo mantenerlo bene e non tornare alle solite emergenze. I fanghi maturi – ha aggiunto il sindaco - sono stati allontanati».

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