RIBERA. Si trova agli arresti domiciliari dallo scorso mese di giugno per detenzione di 90 grammi di hashish e adesso i carabinieri lo hanno denunciato perché, nella sua abitazione, sono stati rinvenuti altri 11 grammi della stessa sostanza stupefacente. Altri guai giudiziari per Amedeo Borsellino, di 45 anni, di Ribera, che rimane ai domiciliari.
La vicenda che aveva portato al suo arresto, nello scorso mese di giugno, si era svolta in due fasi. Prima i carabinieri lo avevano sottoposto a perquisizione domiciliare ed avevano rinvenuto 90 grammi di hashish e qualche giorno più tardi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Sciacca, unitamente ai colleghi della Tenenza di Ribera, si erano presentati ancora nella sua abitazione per notificargli l'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Sciacca.
Ma a Ribera le indagini sul versante antidroga vengono svolte ad ampio raggio e un filone riguarda il tunisino Nejib Ben Kahla, di 35 anni, posto ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di circa 14 grammi di eroina e per il quale il Gip del Tribunale di Sciacca, Roberta Nodari, ha disposto la convalida e la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune crispino. L'indagine sul tunisino è coordinata dal sostituto procuratore Michele Marrone. Il nordafricano, all'arrivo dei carabinieri nella sua abitazione di via Pellegrini, avrebbe lanciato dalla finestra l'involucro contenente la sostanza stupefacente. Per i carabinieri quell'eroina sarebbe stata destinata allo spaccio. G.P.
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