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Ospedale, uno spiraglio per il Punto Nascite di Licata

Il Comune lavora all’organizzazione, la prossima settimana, di una manifestazione di sensibilizzazione. C’è attesa, inoltre, per l’incontro con il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

LICATA. L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha chiesto alla Regione di soprassedere, almeno fino alla fine dell’anno, riguardo alla decisione di chiudere il Punto Nascite di Licata. L’assessorato regionale alla Sanità, come è noto, nei giorni scorsi ha indirizzato una nota all’Asp di Agrigento disponendo che dal 30 settembre non ci siano più parti a Licata. Ciò sulla scorta del fatto che una normativa nazionale stabilisce che i Punti Nascite con meno di 500 parti all’anno devono chiudere. Al San Giacomo d’Altopasso, lo scorso anno, il numero dei bambini nati ha sfiorato quota 450.

“Ho incontrato i vertici dell’Asp di Agrigento – ha annunciato ieri Anna Triglia, assessore comunale alla Sanità – per sollecitare, ancora una volta, la proroga della chiusura del Punto Nascite. Mi è stato detto che una nota è stata indirizzata alla Regione con la quale si chiede, dopo avere eseguito i sopralluoghi del caso e tenendo presente soprattutto le condizioni delle strade che collegano Licata a Canicattì ed Agrigento, di non fermare l’attività del Punto Nascite almeno fino alla fine dell’anno. E’ una buona notizia”.

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