FAVARA. La denuncia fatta nei giorni scorsi dal consigliere comunale Gerlando Nobile, che teme che si possa riaprire una nuova emergenza sepolture, ha colpito nel segno perché ieri il cimitero di Piana Traversa è stato oggetto di un sopralluogo dell'assessore ai lavori pubblici Dino Sutera e del dirigente del settore, l'architetto Franco Criscenzo, che solo da poco ha sostituito nell'incarico l'ingegnere Alberto Avenia assegnato ad altre funzioni.
"Sto cercando di capire le varie dinamiche cimiteriali che sono complesse - puntualizza Criscenzo - anche perché il problema non è solo rappresentato dalla costruzione di nuovi loculi (tra l'altro l'area disponibile sta per esaurirsi, ndr)".
Ci sono, infatti, circa 200 "economiche" che non vengono utilizzate perché essendo di vecchia edificazione non riescono ad accogliere le bare che sono di volume maggiore. C'è anche il regolamento di polizia mortuaria, approvato dal consiglio, che non consente l'estumulazione di salme se non trascorso un anno dal giorno del decesso. "Ci sono famiglie - aggiunge l'assessore Sutera - che hanno completato di recente la costruzione delle cosiddette cappelle gentilizie ma non possono utilizzarle per traslarvi i loro cari dovendo attendere la conclusione dell'anno. Una norma assurda".
La soluzione per evitare la continua corsa alla costruzione di nuovi loculi, con l'incombente rischio sepolture, sarebbe quella di dare attuazione al regolamento di polizia mortuaria nella parte che prevede il trasferimento all'ossario o nei colombari di quelle salme che occupano i loculi da oltre mezzo secolo. Tutte problematiche che dovrà affrontare il nuovo dirigente che ha già preso contatti con il sindaco Rosario Manganella con il quale decidere quali interventi adottare per dare respiro al cimitero ed evitare di essere inseguiti dalle scadenze. Intanto, i custodi del camposanto hanno individuato quanti sono stati sepolti nel periodo intercorrente tra il 1900 e il 1925 verificando adesso se nei loro confronti i familiari hanno rinnovato i contratti concessori.
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