LAMPEDUSA. «Oggi la penuria di benzina a Lampedusa non è addebitabile al mezzo di trasporto, bensì al guasto tecnico che ha impedito al deposito di proprietà della Ditta Silvia e Figli Prodotti Petroliferi srl di rifornire i distributori al dettaglio». Lo sostiene in una nota il sindaco di Giusi Nicolini, replicando alla società sulle cause che hanno portato ai problemi di rifornimento di carburante in pieno periodo estivo sulla maggiore delle Pelagie che secondo l'azienda sono da addebitare al trasporto del prodotto.
Il rifornimento di benzina nell'isola fino al dicembre 2014 è stato svolto dalla nave "Lipari" noleggiata dall'Eni che riforniva l'unico deposito costiero di Punta Favaloro della ditta Silvia e Figli Prodotti Petroliferi Srl, dallo scorso febbraio il servizio di trasporto viene invece svolto dalla nave Cossyra di Traghetti delle Isole «a seguito - ha spiegato il primo cittadino delle Pelagie - di speciale autorizzazione della Regione che ha così evitato la paralisi della vita nelle Pelagie e quindi lo spopolamento di Lampedusa e Linosa».
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