RIBERA. Francesco Bono, di 62 anni, un pensionato che vive tra Ribera e la Germania, è finito ai domiciliari per estorsione. È accusato di avere estorto piccole somme di denaro, qualche decina di euro, a una giovane romena. Lui giura che si è trattato di un prestito concesso alla ragazza e che quella somma rappresentava il pagamento, non ancora completato. Questa mattina il Gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, deciderà sulla richiesta di convalida dell’arresto e di applicazione dei domiciliari, avanzata dalla Procura della Repubblica di Sciacca.
L’arresto di Bono, che è incensurato, risale a lunedì scorso, ma soltanto ieri, giorno dell’udienza di convalida, si è avuta notizia. Da circa due mesi l’uomo, secondo le indagini svolte dai carabinieri, avrebbe costretto la ragazza a consegnargli piccole somme di danaro dietro minacce per la sua incolumità fisica. L’ultimo episodio si è verificato nella serata del 16 agosto scorso, quando Bono si sarebbe presentato presso l’abitazione dove lavora la giovane come badante, avanzando la richiesta di danaro. La consegna del contante, un paio di decine di euro, è avvenuta nei pressi dell’abitazione dell’uomo, nel pieno centro crispino, ma questa volta l’immediato intervento dei carabinieri ha consentito di recuperare l’intera somma e di trarre in arresto in flagranza il sessantaduenne riberese. Ieri mattina Bono si è presentato al palazzo di giustizia di Sciacca, dinanzi al Gip del Tribunale, Antonino Cucinella, per l’udienza di convalida dell’arresto.
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