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Occupazioni abusive, il Comune di Canicattì al contrattacco

La giunta ha deciso di opporsi al ricorso presentato al Tar di Palermo da due famiglie «sgomberate»

CANICATTI'. Nuovo capitolo della vicenda relativa allo sgombero di cinque abitazioni di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari di Agrigento occupate abusivamente da altrettanti nuclei familiari. Il comune, su decisione della giunta, ha deciso la costituzione in giudizio davanti al Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia di Palermo nel ricorso promosso da due famiglie «abusive» che hanno impugnato l’ordinanza di sgombero firmata dal Commissario ad acta inviato dalla Regione, Rino La Mendola, con la quale viene loro intimato di abbandonare le abitazioni.

La posizione dell’amministrazione comunale, ovviamente, è di opposizione al ricorso presentato dalle famiglie che occupano abusivamente le abitazione e volto a sostenere le ragioni dell’ordinanza commissariale che impone lo sgombero immediato degli appartamenti e la loro consegna ai legittimi beneficiari. Il ricorso al Tribunale amministrativo regionale è stato mosso dalle due famiglie in quanto le stesse ritengono illegittima l’ordinanza di sgombero facendo leva sul fatto che nel corso degli anni hanno pagato regolare canone di locazione allo Iacp. Inoltre il ricorso è fondato anche su presunte irregolarità riscontrate nella redazione del verbale del sorteggio degli aventi diritto agli alloggi, effettuato lo scorso 22 giugno. In attesa della sentenza del Tar, sullo sfondo rimane proprio la posizione delle cinque famiglie assegnatarie che, ad oggi, non hanno potuto prendere ancora possesso degli appartamenti, ubicati in via Di Gioia ed in via dell’Industria e che rimangono ancora occupati dai soggetti che non avrebbero diritto, proprio in attesa dell’esito del ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale. (*GIMO*)

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