AGRIGENTO. C'è Farouk, "seviziato, mutilato e abbandonato" durante l'estate nella città dei templi. Ci sono le piccole Samuela, Gina e Rura, partorite in strada a Favara da una mamma abbandonata. Altri cinque cuccioli trovati tra i rifiuti a Racalmuto. Sono solo le ultime storie, fra le centinaia, dei cani abbandonati dai loro padroni durante le vacanze estive e salvati dall'associazione animalista "Aronne". Nell'Agrigentino gli abbandoni dei cani durante l'estate 2015 sembrano in continuo aumento contrariamente alla tendenza nazionale che segnala un 33% in meno (secondi i primi dati parziali diffusi dall'Aida) ma alla stessa stregua della media regionale che vede la Sicilia tra le maglie nere in Italia.
«Basta telefonate di cani e cuccioli abbandonati! Ogni estate è una guerra, ma noi siamo sempre più soli e abbandonati dalle istituzioni», è lo sfogo su Facebook di Jessica Vecchio, tra le volontarie dell'associazione animalista che oltre ad ospitare circa duecento cani nel canile li accoglie anche nelle abitazioni private dei propri soci animati da un grande amore verso gli animali.
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