AGRIGENTO. L’ospedale San Giovanni di Dio sarà più sicuro. Dopo la vicenda del “cemento impoverito” che aveva portato quasi alla chiusura del nosocomio di contrada Consolida, iniziano i lavori per la messa in sicurezza.
Il 17 agosto la direzione provinciale dell’Asp consegnerà i lavori per la messa in sicurezza dell’ala dove prima erano sistemati gli ambulatori e che secondo la Procura, che ha eseguito proprio in quella zona i “carotaggi” per la verifica della percentuale di cemento armato utilizzato per le strutture portanti, è la più pericolosa e necessita di interventi immediati.
Lo sblocco dell’iter è arrivato grazie alla determinazione del general manager dell’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra, che da quando si è insediato ha posto una particolare attenzione nei confronti dell’ospedale di Agrigento e di questa “incombenza” che riguarda la messa in sicurezza della struttura costruita col sospetto del cemento depotenziato. La somma che sarà spesa per questi lavori ammonta a 600 mila euro ed il cantiere sarà messo su per un massimo di 8 mesi. Entro 250 giorni, infatti, i lavori dovranno essere ultimati, consegnati, periziati ed omologati. Ma non ci si ferma qui. Sempre la direzione dell’Asp, tramite il direttore amministrativo del distretto ospedaliero Ag1 (che comprende gli ospedali di Agrigento, Licata e Canicattì), il dottor Salvatore Iacolino, ha reso noto che entro la fine di agosto saranno assegnati i lavori per l’ampliamento di alcuni reparti come la neurologia e la chirurgia vascolare.
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