LICATA. Un licatese ha messo a segno un record, del quale però non potrà andare fiero. Nello stesso giorno è stato arrestato due volte. Prima perché sorpreso a rubare tondini in ferro in un’area di pertinenza delle Ferrovie, poi per evasione dagli arresti domiciliari. Intorno alle 12 di venerdì Gabriele Vapore, operaio di 34 anni, è finito in manette insieme ad Angelo Lauricella di 60 anni. I due, secondo quanto annunciato dai carabinieri della compagnia cittadina, sarebbero stati sorpresi all’interno di un’area delle Ferrovie dello Stato. Qui, sostengono i militari, Vapore e Lauricella stavano rubando piastre e caviglie in ferro del tipo utilizzato per fissare i binari. I due, secondo l’accusa, avevano già staccato materiale in ferro per 300 chilogrammi, del valore complessivo di 500 euro. Entrambi sono stati condotti in caserma per gli accertamenti di rito, mentre le piastre sono state restituite alle Ferrovie. Dopo le formalità in caserma entrambi i licatesi, su disposizione del pm di turno in procura, sono stati posti ai domiciliari nelle rispettive abitazioni. Appena quattro ore dopo Gabriele Vapore è stato arrestato di nuovo. I carabinieri, infatti, lo avrebbero sorpreso a piedi fuori dalla sua abitazione, malgrado solo poche ore prima il pm avesse disposto nei confronti del licatese gli arresti domiciliari. Così per il giovane è scattato il secondo arresto nello stesso giorno. Il pm di turno in procura ha disposto che l’uomo rimanga nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri fino a quando non sarà condotto davanti al giudice monocratico di Agrigento per l’udienza di convalida dell’arresto. Sarà il giudice a decidere, se convaliderà il fermo, eventuali misure nei suoi confronti.