FAVARA. Tra suggerimenti, proposte e polemiche sul nuovo appalto della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che dovrebbe impegnare un arco di tempo di sette anni e una spesa di circa 6 milioni di euro per ogni esercizio finanziario, maggioranza e opposizione hanno raggiunto un accordo.
Con una gara, sarà previsto un servizio temporaneo, limitato a sei mesi, per evitare il perpetuarsi delle ordinanze mensili del sindaco (in considerazione che si è in regime di prorogatio) e, in questo lasso di tempo, l’amministrazione spera di trovare le soluzioni più appropriate che possano soddisfare la più ampia platea dei consiglieri.
Il nocciolo della questione è che gli utenti favaresi non sono più in grado di pagare un servizio che, seppur ritenuto scadente, ha costi esorbitanti. Occorre, insomma tagliare, anche se la parte del leone la fa il personale dipendente delle ditte che assorbono circa il 70 per cento della spesa.
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