AGRIGENTO. «Nessuno deve rimanere indifferente di fronte alla marea umana che si riverserà sul litorale agrigentino». Lo ha detto il prefetto Nicola Diomede a conclusione di una riunione preparatoria di un piano sulla sicurezza nelle spiagge per la notte di ferragosto. Alla riunione sono stati invitati oltre ai vertici della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del fuoco, della Forestale, i Sindaci di Agrigento, Realmonte, Cattolica Eraclea e Licata, il direttore generale dell’Asp, il dirigente dell’ispettorato foreste, il dirigente del Demanio Marittimo, il comandante della Polizia provinciale e le organizzazioni di protezione civile oltre alle associazioni di volontariato, tra le quali, “Marevivo” rappresentato da Claudio Lombardo. L’incontro aveva il fine di studiare un piano operativo che possa garantire il rispetto della persona umana e dell’ambiente.
Le forze di polizia e quelle di emergenza saranno affianco ai sindaci delle città costiere per arginare l’insorgere degli accampamenti selvaggi che hanno caratterizzato la fatidica notte di ferragosto con numerosi falò e la trasformazione delle spiagge in grandi discariche.
«Siamo partiti da una ordinanza balneare emanata nel 2007 dalla Regione Sicilia – dichiara il Prefetto - che in buona sostanza vieta il campeggio abusivo nelle spiagge, non è consentito sulla spiaggia l’accensione dei fuochi. Chiaramente il fine dell’ordinanza è quello della tutela del bene naturale ma anche della persona umana».
Gli assembramenti selvaggi possono causare seri rischi per le persone. Nella pianificazione c’è una priorità che è dettata dalla sicurezza socio-sanitaria delle persone.
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