CANICATTI'. Era riuscito ad ottenere un posto di lavoro dalla Sas, Servizi ausiliari Sicilia compartecipata della Regione siciliana, con tanto di contratto sottoscritto e firmato a fine giugno scorso, con sede presso il comune di Canicattì. Lui, un uomo di Palma di Montechiaro, avrebbe dovuto svolgere il compito di responsabile della programmazione di interventi volti al recupero dei beni culturali e la sua sede operativa avrebbe dovuto essere il complesso monumentale della "Badia". Peccato per lui che, però, il tutto si sia rivelato una vera e propria truffa che potrebbe, adesso, portare ad importanti sviluppi giudiziari. Nessun posto di lavoro concessogli dalla «vera» Sas e tantomeno dal comune di Canicattì che procederà a segnalare la vicenda alla competente autorità giudiziaria. A far scattare i primi sospetti in merito alla bontà della vicenda è stata la visita dell'uomo agli uffici del Comune. Il palmese si è presentato dal sindaco Vincenzo Corbo chiedendo quando avrebbe potuto prendere servizio presso la sede della Badia, così come prevedeva il fantomatico contratto di lavoro stipulato dalla Sas e mostrato allo stesso primo cittadino .