AGRIGENTO. Si contano i danni al museo archeologico regionale "Pietro Griffo" di piazzetta San Nicola ad Agrigento il giorno dopo l'incendio accidentale che ieri ha colpito le sale nelle sale XII (Paolo Orsi) e XIII (Umberto Zanotti Bianco), dedicate alla preistoria e protostoria. Danneggiati dalle fiamme, ma a quanto pare non in maniera irrimediabile, diversi reperti archeologici di una certa importanza su cui saranno disposti ulteriori accertamenti e in diversi casi saranno inevitabili nuovi interventi di restauro. L'incendio, scoppiato lunedì scorso intorno a mezzogiorno, è stato provocato da un corto circuito all'impianto elettrico. Subito dopo il black out. I pochi turisti, una decina, che stavano visitando le sale espositive, dopo aver visto le prime fiamme, hanno abbandonato i locali.
Il fumo, oltre ad annerire le pareti e diverse vetrine espositive, ha provocato l'esplosione di alcune teche che contenevano dei reperti di epoca preistorica che "sono stati danneggiati ma non irrimediabilmente", ha detto la direttrice Gabriella Costantino che ieri ha riunito funzionari e tecnici del museo per fare una prima ricognizione dei danni che sarebbero di notevole entità anche dal punto di vista economico.
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