LICATA. Sceso dall’autobus ha visto i carabinieri che lo puntavano, non ci ha pensato un attimo ed è scappato a piedi. Ma i militari sono stati più veloci di lui. Due pattuglie, una in divisa e l’altra in borghese, lo hanno inseguito per le strette viuzze della zona e dopo un inseguimento di poche centinaia di metri lo hanno bloccato, contestandogli l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. In manette è finito Rosario Restivo, operaio trentasettenne di Porto Empedocle. Nel corso della fuga l’uomo ha provato a liberarsi, gettandoli a terra, di due ovuli. Ma i carabinieri se ne sono accorti ed hanno raccolto i contenitori. All’interno, secondo l’accusa, c’erano quattro grammi di eroina purissima. A quel punto l’empedoclino è stato condotto in caserma e rinchiuso nella camera di sicurezza, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I militari hanno informato il pm di turno in procura inviandogli una segnalazione. Già stamani Rosario Restivo sarà condotto davanti al gip del Tribunale di Agrigento per l’udienza di convalida dell’arresto.