AGRIGENTO. «Non lo ha colpito per legittima difesa, è stato un omicidio volontario». Per il pubblico ministero Alessandro Macaluso, Pietrino Falzone, 56 anni, reo confesso dell’omicidio del figlio Marco, 24 anni, morto dopo avere ricevuto una coltellata al torace nella notte fra il 26 e il 27 maggio dell’anno scorso, deve essere condannato. Quattordici anni è la richiesta di pena formulata ieri mattina al termine della requisitoria.
Una proposta di condanna comunque contenuta perché oltre alla riduzione di un terzo (sarebbero stati 21 anni se non avesse scelto il giudizio abbreviato) gli sono state riconosciute le attenuanti generiche. Pietrino Falzone, pescatore di Porto Empedocle, in carcere dalla notte dell’omicidio, ha ammesso subito di avere colpito il figlio con una coltellata precisando, però, di avergli dato la coltellata perchè temeva di essere ucciso. Marco, qualche ora prima della tragedia, lo aveva aggredito e tante altre volte si era scagliato con violenza contro altri familiari. Nelle udienze precedenti sono stati sentiti la moglie e il nipote di Pietrino Falzone, che hanno assistito alle scene precedenti e successive all’omicidio, oltre allo stesso imputato. I due testimoni, la cui audizione è stata chiesta dal difensore, l’avvocato Nicola Grillo, hanno ribadito la loro versione dei fatti.
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