AGRIGENTO. Sono venti, forse 21. Vanno da Poggio Muscello a Maddalusa. Sono un ovile, delle residenze rimaste sotto forma di "scheletro", solo sul piano terra, e un immobile con due elevazioni. Sono stati individuati come immobili già acquisiti al patrimonio di Comune o di Sovrintendenza. Compongono l'elenco del ristretto numero di casi per i quali, in tempi brevi, - questo almeno l'obiettivo - si faranno arrivare le ruspe. Ruspe che non cancelleranno l'abusivismo edilizio nella valle dei Templi, ma che certamente inizieranno a ripristinare - cosi come intimato dalla Procura di Agrigento - la legalità nella zona del parco archeologico della valle dei Templi. Un atto di buona volontà. Il primo. Perché per gli altri 630 immobili abusivi ci vorrà del tempo. Molto tempo. Sarà infatti necessario concludere l'iter di acquisizione al patrimonio e verificare se, poi, vi saranno ricorsi e controricorsi.