AGRIGENTO. Le richieste della difesa, che avevano sollevato alcune eccezioni di natura formale, sono state rigettate: la costituzione di parte civile dell’assessorato alla Formazione della Regione Sicilia è stata ammessa. Lo ha deciso il gup Alessandra Vella davanti alla quale si celebra l’udienza preliminare del processo per le presunte irregolarità legate all’istituto di formazione Ecap a partire dal 2010. Analogo provvedimento per l’avvocatessa Laura Grado, indicata nei capi di accusa come vittima di calunnia da parte del principale imputato, l’avvocato Ignazio Valenza, ex presidente dell’istituto, e per la madre della giovane professionista che sarebbe stata invece costretta a sottoscrivere delle buste paga senza avere incassato la retribuzione. Nessun imputato ha chiesto riti alternativi, di conseguenza il pm Andrea Maggioni ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Si decide il 26 giugno. L’indagine prende le mosse da alcuni accertamenti su quattro stabilizzazioni contrattuali. Sul banco degli imputati, oltre a Valenza, siedono i marescialli Antonino Arnese, 46 anni, ex comandante del Nucleo Ispettorato del lavoro, e Vincenzo Mangiavillano, 59 anni, ex comandante della sezione di polizia giudiziaria della Procura.