AGRIGENTO. Furti e ricettazione di rame. Lo Stato non abbassa la guardia e scatta l'operazione "Action day". Un maxi controllo del territorio che ha passato in rassegna, setacciandoli da cima a fondo, i Comuni di Agrigento, Favara, Sciacca, Ribera, Palma di Montechiaro, Camastra, Licata, Canicattì, Racalmuto e Porto Empedocle. Non sono, naturalmente, mancati sequestri, denunce e sanzioni amministrative. L'allarme furti di rame, nell'Agrigentino, non è mai calato.
Ed il tutto nonostante le molteplici, diverse, riunioni fatte in Prefettura e nonostante i "colpi" già assestati ai "cacciatori" di "oro rosso". Ad entrare in azione, durante tutta la giornata di mercoledì, ed è stata l'operazione "Action day", è stata la divisione Anticrimine della Questura di Agrigento assieme ai carabinieri, alla Guardia di finanza, alla polizia provinciale. Uno dei primi controlli che è scattato è stato quello ad un deposito di autodemolizione della città dei Templi. E' stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura, S. G., 56 anni, titolare dell'autodemolizione. L'uomo è accusato di aver creato, all'interno della propria attività, un deposito abusivo di rifiuti metallici. Rifiuti, provenienti da demolizione di veicoli, che non erano contemplati nell'autorizzazione posseduta.
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