AGRIGENTO. «Le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti hanno permesso di appurare che sarebbe bastata l’ordinaria manutenzione dell’immobile ed il rispetto delle norme di sicurezza per evitare la morte dell’operario empedoclino che lascia una moglie e due figli»: la vicenda giudiziaria scaturita dalla morte di Giuseppe Milizia, 48 anni, operaio di Porto Empedocle precipitato dal tetto del capannone del centro commerciale Le Rondini, dove stava eseguendo dei lavori di manutenzione ordinaria, approda in aula.
L’incidente si è verificato l’11 ottobre scorso. L’inchiesta del pubblico ministero Carlo Cinque, che ha coordinato l’attività investigativa della Guardia di Finanza, si è conclusa con un provvedimento del gip che manda a processo due indagati ritenendo superflua l’udienza preliminare. Si tratta di Giuseppe Burgio, 51 anni, noto imprenditore agrigentino, e Michele Benedetto Percorelli, 56 anni, suo dipendente.
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