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Favara, la città si stringe attorno al sindaco minacciato

FAVARA. È una cascata di messaggi di solidarietà quella che sta investendo il sindaco Rosario Manganella al quale alcuni giorni fa sono stati incendiati alcuni locali di una casa rurale in contrada Burraitotto che il suocero ha lasciato in eredità a due figlie, di cui una moglie del primo cittadino.

Per come i carabinieri hanno trovato la modesta abitazione, disposta su due elevazioni con due stanze al piano terrano e altrettante al piano superiore, sembra che nessuno sia penetrato all' interno.

«Qualcuno - spiega Manganella - ha utilizzato una scala appoggiandola a una parete esterna. In tal modo ha raggiunto una tapparella del primo piano che ha sollevato di alcuni centimetri. Poi, rotto il vetro, ha fatto scivolare sul pavimento del liquido infiammabile a cui ha appiccato il fuoco gettandovi sopra qualche tizzone acceso».

Il rogo è stato contenuto in quanto non si è propagato al piano inferiore. Distrutto un tavolo e annerite le pareti. Nonostante l' atto di intimidazione subito, il sindaco conferma che chi ha voluto lanciargli un messaggio resterà deluso perché la sua azione politico -amministrativa non deraglierà di un centimetro. E proprio ieri mattina ha convocato a Palazzo di Città la giunta municipale approvando il rendiconto di gestione che, purtroppo, registra un disavanzo di 3 milioni e 900 mila euro.

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