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Licata, l'esame del Dna conferma: "Quel corpo è di Angelo Truisi"

C'è un giovane indagato

LICATA. Il risultato dell'esame del Dna è arrivato e conferma che il cadavere ritrovato, in località Nicolizia a Licata (Ag), a fine gennaio scorso, è di Angelo Truisi, il fabbro di 22 anni scomparso il 2 gennaio.

Il pm Carlo Cinque, titolare del fascicolo di inchiesta sull'omicidio, ha firmato il nulla osta al seppellimento. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, venne ritrovato in una villa abbandonata. Fin da subito, la madre del giovane riconobbe una scarpa e un mazzo di chiavi ritrovate in fondo alla cisterna della villa. L'autopsia stabilì che il giovane, colpito da diversi colpi inferti con oggetti contundenti, è stato ucciso con 4 colpi d'arma da fuoco. Un giovane licatese è stato già iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento. Le indagini della polizia di Stato vanno avanti.

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