RAVANUSA. Era stata sottoposta ad un procedimento disciplinare che si concludeva con il licenziamento. Il giudice del lavoro ha, però, annullato il licenziamento intimato, ordinando all'azienda sanitaria di reintegrare l'ostetrica trentottenne di Ravanusa e condannando l'azienda a pagare un'indennità risarcitoria ed al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali.
A. T., 38 anni, di Ravanusa, dipendente dell'Asp di Palermo, in qualità di ostetrica, aveva richiesto un periodo d'aspettativa senza retribuzione per poter prestare servizio all'Asp di Agrigento dove aveva ottenuto un incarico a tempo determinato. L'aspettativa veniva concessa. Successivamente, in ragione della proroga del contratto a tempo determinato all'Asp di Agrigento, l'ostetrica chiedeva una nuova aspettativa. Sulla base del parere sfavorevole del commissario straordinario, l'aspettativa veniva negata e l'ostetrica veniva diffidata a riprendere servizio.
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