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Si dichiarano minorenni, radiografie per accertare la verità

Tre dei duecento immigrati sbarcati a Catania e portati «Villa Sikania»

AGRIGENTO. Tre dei 200 immigrati sbarcati a Catania e portati, per Pasquetta, a "villa Sikania" a Siculiana, ieri mattina, sono stati accompagnati dai poliziotti dell'ufficio Minori della Questura di Agrigento all'ospedale "San Giovanni di Dio". Hanno cambiato versione: subito dopo lo sbarco avevano dichiarato di essere maggiorenni. Giunti a Siculiana hanno, invece, spiegato - adducendo di essere stati fraintesi - di essere minorenni. Un "dettaglio" non indifferente per la legge italiana. Un "dettaglio" che ha fatto sì che i poliziotti dell'ufficio minori della Questura - che è coordinato dal dirigente Giovanni Giudice - li accompagnassero all'ospedale della città dei Templi per farli sottoporre a radiografie. Spetterà, infatti, proprio agli esami radiografici stabilire se i tre sono maggiorenni, e dunque dovranno restare a "villa Sikania", o se invece sono minorenni e pertanto dovranno essere trasferiti ed ospitati, in quanto minori extracomunitari non accompagnati, nelle comunità d'accoglienza adeguate. Cinque dei 334 profughi approdati, a Pasqua, a Lampedusa verranno, invece, trasferiti nelle prossime ore nell'Agrigentino.

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