AGRIGENTO. Il Pm di Agrigento, Carlo Cinque, ha chiesto 7 condanne e 4 rinvii a giudizio nell'ambito del processo nato dall'inchiesta che ipotizza irregolarità nella predisposizione dei bandi e nell'assegnazione di due appalti per l'acquisto di arredi per i poliambulatori e per la fornitura di ossigeno per uso terapeutico. Il primo di 144 mila euro, il secondo di oltre 11 milioni di euro. Tre anni e 4 mesi di reclusione sono stati chiesti per Salvatore Olivieri, 75 anni, di Catania, ex direttore generale dell'Asp di Agrigento; 3 anni per Giuseppe Sanfilippo, 48 anni, di Licata (Ag), ed Antonino Tavormina, 69 anni, di Menfi (Ag), funzionari dell'Asp; 2 anni e 4 mesi per Giuseppe Scozzari, 42 anni, di Licata (Ag); 4 mesi ciascuno per Domenico La Valle di 59 anni e Vincenzo Ripellino, 37 anni, funzionari Asp. Due anni e 8 mesi sono stati chiesti per Anna Licitra, imprenditore originario di Nicosia (EN) di 59 anni. Il rinvio a giudizio è stato chiesto invece per Corrado Di Salvo, imprenditore di Agrigento del settore del gas medicale, 52 anni, per Giuseppe Mario Peterlini, 53 anni di Monza, e per Spartaco Polimadei, 53 anni di Gallarate (Varese), rispettivamente amministratore delegato e responsabile Area Sud Italia e Sicilia della Sapio Life srl e per Antonino Maira, 54 anni, funzionario dell'Asp di Agrigento. Le accuse, a vario titolo, sono di turbativa d'asta, frode in pubbliche forniture, abuso di ufficio e calunnia.