LAMPEDUSA. «Lampedusa non finirà mai di ringraziare Francesco, il Papa che non smetterà mai di emozionarci e sorprenderci e che ha cominciato il suo viaggio dalla fine del mondo nel luglio 2013, perchè ha sentito 'una spina nel cuorè». Lo afferma Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa commentando le parole del pontefice nell'intervista alla tv messicana Televisa.
«Grazie a lui Lampedusa è oggi la spina nel fianco dei potenti d'Europa, - aggiunge - che dovranno trovare il coraggio di mettere fine allo scempio di vite umane che si consuma nel Mediterraneo. Non sarebbe difficile se si guardasse al coraggio che ha avuto e ha la mia piccola comunità da vent'anni». Per Nicolini «le parole del Papa alimentano la speranza che l'Europa si stia finalmente muovendo sui temi dei diritti umani e della pace nel Mediterraneo; e si spera che lo faccia prima della prossima tragedia». La mia battaglia sarà oggi sempre più determinata affinchè vengano riconosciuti - prosegue - tutti gli sforzi e i sacrifici sostenuti dai miei concittadini al di là di ogni calcolo opportunistico e malgrado i disagi che l'isola di Lampedusa, insieme alla più piccola Linosa, subisce quotidianamente a causa della marginalità geografica». «Mi aspetto che i governi, ai vari livelli, riconoscano a Lampedusa e Linosa il diritto alla normalità, - conclude - alla cittadinanza piena, il diritto ad uscire dalla 'periferia esistenzialè. Mi aspetto che le istituzioni regionali, nazionali, europee rispondano ai continui appelli lanciati dalla mia comunità per sostenerne l'economia e promuovere lo sviluppo turistico di un arcipelago tra i più belli del Mediterraneo».
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