LAMPEDUSA. Ha avuto termine questa mattina la disavventura del peschereccio egiziano schiantatosi sugli scogli di Cala Maluk a Lampedusa il 22 febbraio scorso. Una barca di supporto ha raggiunto l'isola dove i cinque componenti dell'equipaggio rimasti avevano approntato il motopesca danneggiato per essere trainato fino in Egitto. Tra questi vi era anche il quattordicenne che si era inizialmente opposto al ritorno in patria previsto con trasferimento aereo. Sulla banchina del Molo Favarolo, dove era stata ormeggiata la barca recuperata dalla scogliera, si sono recati il sindaco Giusi Nicolini: «Lampedusa si è fatta carico, ancora una volta, dell'accoglienza di chi navigando nel Mediterraneo si trova in difficoltà - ha detto Nicolini - e questa amministrazione comunale ha dimostrato che l'isola sa prendersi cura del prossimo anche senza l'intervento di quanti da queste parti compaiono solo per opportunismo mediatico». Ai cinque pescatori egiziani sono stati fatti doni dalla popolazione.